Riforma voto in condotta: “con il 5 in comportamento si viene bocciati”

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara spiega il disegno di legge sul voto in condotta, approvato in commissione e presto in aula.

Secondo le parole del Ministro, la nuova normativa mira a “ridare autorevolezza ai docenti e ripristinare il principio di responsabilità individuale” specificando che “Non si tratta di punire, ma di responsabilizzare” e che “Chi sbaglia, chi si comporta in modo irrispettoso verso i compagni o gli insegnanti, dovrà imparare a mettersi in gioco per gli altri. Pensiamo a periodi di lavoro nelle mense dei poveri, negli ospedali, nelle case di riposo”. Esperienze concrete di impegno sociale, dunque, come alternativa alla logica sanzionatoria.

Dal prossimo anno scolastico, inoltre, i cellulari saranno banditi dalle aule delle scuole medie. “Fino alla terza media, il cellulare si userà solo per scopi didattici o per esigenze specifiche legate a disabilità e disturbi dell’apprendimento”, chiarisce Valditara. “Per il resto, dovrà rimanere in borsa o in un cassetto”. Una misura drastica per contrastare la distrazione digitale.

Riforma del voto in condotta

Al centro del disegno di legge c’è il voto in condotta, che diventerà dunque più influente e sarà considerato nell’arco dell’intero anno scolastico. Comportamenti violenti o aggressivi nei confronti di docenti, studenti e personale scolastico peseranno maggiormente con conseguente bocciatura se il voto in condotta scende a cinque.
La riforma prevede anche l’introduzione di attività di cittadinanza solidale, oltre alla valutazione del comportamento espressa con un giudizio sintetico nelle scuole elementari e con voti numerici nelle scuole medie, che influiranno sulla media complessiva.

Le linee guida del provvedimento

1. Il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.
La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento.
Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.
Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità

fonte Orizzontescuola.it

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