Esonero contributi per chi assume beneficiari Reddito di Cittadinanza

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La legge di bilancio 2023 ha previsto un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati che assumono i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

L’esonero contributivo è riconosciuto – al massimo per 12 mesi e nel limite di 8.000 euro annui – ai datori di lavoro privati che, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, assumano i percettori del Reddito di Cittadinanza con contratto a tempo indeterminato o trasformino i contratti da tempo determinato a indeterminato. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico.

La Commissione europea ha prorogato l’applicabilità della misura al 30 giugno 2024.

La circolare INPS 28 giugno 2024, n. 75 illustra l’esonero contributivo e fornisce le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali.

In particolare, la circolare definisce:

  • i datori di lavoro che possono accedere al beneficio;
  • i rapporti di lavoro incentivati;
  • l’assetto e la misura dell’incentivo;
  • le condizioni di spettanza dell’incentivo;
  • le compatibilità con la normativa in materia di aiuti di Stato;
  • il coordinamento con altri incentivi;
  • le modalità di esposizione dei dati relativi alla fruizione dell’esonero nel flusso UNIEMENS.

Si tratta di una misura che – a nostro avviso – potrebbe, da un lato incentivare i percettori del reddito di cittadinanza nella ricerca di una occupazione e dall’altro convincere i datori di lavoro – che si trovano in questo momento schiacciati dalla tassazione – a investire sull’occupazione, consapevoli che grazie all’assunzione avranno un esonero contributivo del 100% dei contributi previdenziali. E’ di tutta evidenza la spinta che si vuole dare – tramite premi e incentivi – all’abbassamento del livello di disoccupazione. Ora ciò che manca davvero è l’introduzione di misure urgenti – anche premiali nei confronti delle aziende – in tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Va bene cercare di aumentare l’occupazione così da dare una spinta vigorosa alla ripresa economica ma, no dimentichiamoci dei lavoratori e della loro salute, troppo spesso sottovalutata” commenta Paolo Provino, presidente di Lega Impresa, Associazione datoriale che persegue lo scopo di rappresentare e tutelare gli interessi economici e sociali delle imprese.

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