Uno dei capitoli del prossimo decreto Covid che il governo varerà la prossima settimana con l’allentamento delle restrizioni in vigore da lunedì 26 aprile, secondo quanto ha anticipato in conferenza stampa il premier Mario Draghi, riguarda gli spostamenti, in particolare gli spostamenti tra le regioni che dopo tanti mesi torneranno possibili – oltre alle deroghe già attive – non solo tra le regioni gialle ma anche tra regioni di diverso colore. In quest’ultimo caso con l’introduzione di uno specifico pass. La novità è che finalmente dopo mesi potremo nuovamente spostarci tra le regioni gialle. E potremo farlo liberamente senza vincoli.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI DI DIVERSO COLORE
La novità principale annunciata da Draghi è che potremo spostarci anche tra regioni di diverso colore. Ma dovremo essere in possesso dell’apposito pass con la certificazione che siamo stati vaccinati con le due dosi o che abbiamo fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti o che abbiamo avuto il Covid da meno di sei mesi e siamo guariti. Con questo pass potremo spostarci in entrata e in uscita dalle regioni arancioni e rosse.
GLI ALTRI SPOSTAMENTI
Dovrebbero essere confermate le attuali regole. Quindi resterà sempre possibile andare nelle seconde case (anche in zona arancione e rossa salvo ordinanze locali più restrittive). Per quanto riguarda gli altri spostamenti, bisognerà vedere se il pass servirà solo per gli spostamenti fuori regione o magari anche per quelli extracomunali in fascia arancione. Al momento sembra che si vada verso una conferma: quindi chi è in zona arancione non può uscire dal comune se non per i soliti motivi di lavoro, salute o necessità. E chi è in zona rossa non può uscire di casa fatte salve le consuete deroghe.
I DUBBI SUL PASS
Restano ancora da chiarire i dettagli su come sarà il pass. “Dobbiamo solo capire come rendere operativo il pass sulla mobilità”, dice all’Adnkronos uno dei ministri presenza fissa alle riunioni della cabina di regia. Questa mattina sul tema è intervenuto anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti: “Teniamo presente che non tutti i cittadini potranno avere il vaccino nelle prossime settimane, e non per loro scelta. Quindi, per elementare giustizia e anche per necessità, una persona deve potersi spostare per lavoro, studio e tutte le altre motivazioni già previste. Altrimenti fino a luglio almeno potranno muoversi solo le persone con più di 60 anni, mentre tutti gli altri dovranno aspettare il proprio turno del vaccino, paralizzando il Paese”.
Fonte: Quotidiano nazionale