Superbonus: stop alla compensazione dei crediti con i contributi Inps e Inail. La conversione in legge del decreto 39 del 30 marzo 2024, oltre a contenere l’obbligo di procedere con la detrazione fiscale in dieci anni, comporterà l’addio alle compensazioni con i contributi previdenziali e con quelli dell’Istituto nazionale delle assicurazioni sugli infortuni sul lavoro (Inail).
Il provvedimento, tuttavia, conterrà numerose novità, anche per la misura gemella, ovvero lo spalma crediti, che sarà possibile sui bonus acquisiti dalle banche a un prezzo troppo basso, pari al 70%. Altre novità riguarderanno la remissione in bonis, ma limitatamente agli errori meramente formali compiuti nella trasmissione della comunicazione dei crediti d’imposta e degli sconti in fattura che aveva scadenza fissata al giorno 4 aprile 2024.
Gli emendamenti potranno essere presentati fino alle ore 18 di lunedì prossimo, 13 maggio, mentre la Commissione Finanze del Senato tornerà a riunirsi martedì prossimo, 14 maggio, alle ore 9:30.
Le conferme circa i punti più importanti del provvedimento del superbonus sono arrivate da Giorgio Salvitti di Fratelli d’Italia, relatore del decreto. Salvitti ha confermato che, al di là del testo del provvedimento, si è in attesa dell’emendamento che presenterà il governo e che riguarderà alcuni temi specifici del superbonus. “Ci sarà uno stop a quello che è stato, fino ad ora, il disastroso superbonus del 110% – ha detto Salvitti – Una misura che ha avuto un valore inizialmente come incentivo alla crescita, ma che, non avendo delle regole ben certe, ha prodotto una voragine nei conti pubblici. E ne pagheremo le conseguenze nei prossimi anni”.
Nel provvedimento ci saranno delle nuove strette. Una, in particolare, riguarderà la novità secondo la quale non si potranno più compensare i crediti fiscali con i contributi previdenziali e Inail. Inoltre, si stabilirà la misura dello spalma crediti per quei bonus che si siano svalutati arrivando al 70% del valore nominale. In questi casi, per evitare il rischio di intromissioni di usurai nei passaggi dei crediti d’imposta, si procederà con la diluizione delle rate dei crediti a dieci anni, provvedimento che era stato già introdotto sui crediti del 2022 dal decreto “Aiuti quater” di due anni fa.
Superbonus stop compensazione crediti e altre misure in arrivo
“Come governo abbiamo preparato dei provvedimenti in modo da rendere meno impattante il superbonus sui conti pubblici – ha spiegato ancora Salvitti – L’emendamento del governo si concentra su quattro punti. Il primo è l’estensione dell’agevolazione del superbonus ai territori che hanno subito eventi sismici e alluvioni negli ultimi anni, con la possibilità di poter cedere il credito d’imposta eventualmente con dei limiti di carattere finanziario.
Il secondo ambito riguarderà il terzo settori e le Onlus per i lavori già iniziati, anche in questo caso con un tetto di spesa. La terza misura riguarderà la detrazione fiscale del superbonus in dieci anni limitatamente alle spese del 2024. Infine, si procederà con la remissione in bonis per pratiche che abbiano avuto degli errori sostanziali, ma di carattere materiale”.
Quindi si tratterà di errori di trasmissione o di compilazione dei modelli di comunicazione che andavano presentati entro il 4 aprile 2024 all’Agenzia delle entrate. La sanatoria riguarderà, pertanto, quegli errori che non hanno alcun riflesso sulla spesa.