Ci vuole presentare CB CERT e la joint venture con AFNOR Italia?
CB CERT è un Organismo di Certificazione, costituito ormai da tre anni, presente su tutto il territorio nazionale con proprie sedi, nonché rappresentante in esclusiva di Organismo sloveno con accreditamenti di sistema e di verifica delle competenze. Ha da poco sottoscritto una joint venture con AFNOR Italia con quattro units dedicate sul territorio ed una struttura completa di impiegati e management al servizio di questo progetto. La nostra organizzazione offre una vasta gamma di servizi che si concentrano principalmente su tre aree: i. Certificazione di sistemi e prodotto; ii. Certificazioni delle competenze; iii. Formazione sui seguenti argomenti: Qualità, Ambiente, Sicurezza alimentare, Responsabilità sociale, Salute e sicurezza sul lavoro, Metrologia.
I loghi di CB CERT ed AFNOR Italia possono costituire il primo elemento di un sistema di identità visiva da presentare in Italia e all’Estero? Possono essere simbolo di presenza e soprattutto coerenza di questa joint venture?
Il gruppo AFNOR è già presente in 37 Paesi del mondo, CB CERT è ben radicata in Italia e presente in diverse realtà dell’est Europa; la joint venture accentua questi caratteri distintivi, poiché permette di operare in ogni dove con professionalità locali specializzate nei vari settori, con evidenti risparmi per la clientela a fronte di un servizio qualitativamente di livello superiore. Il nostro obiettivo è far sì che le aziende clienti traggano vantaggio dal nostro know-how e dalle nostre capacità per sostenere il successo dei propri progetti. Più di trecento Lead Auditors, suddivisi equamente per aree geografiche, lavorano per creare valore per le imprese migliorando la loro immagine con i loro clienti, i loro fornitori, i loro investitori e le autorità pubbliche. In questa maniera possiamo dimostrare la loro capacità di operare in modo efficiente ed efficace, in quanto la certificazione migliora le prestazioni aziendali, elimina le incertezze ed amplia la portata del business.
Nel mercato delle certificazioni, il percorso verso il successo dipende dai mezzi finanziari impiegati?
È vero che sia i mezzi finanziari che quelli umani sono molto importanti per raggiungere gli obiettivi. Un’azienda deve investire in molte fasi della sua esistenza, per questo le regole internazionali di accreditamento richiedono di specificare il modo in cui gli Organismi si finanziano. Sia AFNOR che CB CERT si affidano all’autofinanziamento; sul piano umano cerchiamo di mantenere sempre il bilanciamento tra competenza ed eccellenza. Siamo tutti impegnati a rispettare rigorosamente gli standard internazionali, dobbiamo essere i primi a rispettare questi concetti in modo da essere in grado di creare valore aggiunto nelle attività dei nostri clienti.
Quali sono le prospettive per i prossimi anni?
AFNOR Italia e CB CERT hanno già un portafoglio considerevole di clienti certificati. Per i prossimi anni è stato preparato un Business Plan dedicato al progetto joint venture che prevede progressioni di crescita importanti. Il nostro programma prevede inoltre la creazione di ulteriori units in Italia e in Slovenia.
Ci sembra di capire che puntate molto sulla formazione…
Il primo indicatore di performance è senza dubbio la competenza, in primis quella dei Lead Auditors. Questo è il motivo per cui attribuiamo grande importanza alla formazione di tutti i componenti del nostro team e, in particolare, degli auditor e dei lead auditors che sono le punte di diamante di qualsiasi organismo di certificazione.
Questo progetto dove pensate vi porterà nel 2020?
La creazione della joint venture sembrava essere una specie di sfida impossibile; oggi è una realtà. La nostra sfida sarà quella di portare la joint venture CB CERT-AFNOR Italia tra i primi dieci organismi in Italia nel 2020.